giovedì 16 settembre 2010

Se una notte di fine estate un viaggiatore - Parte 2

Vagare non era mai stato il nostro forte. A un certo punto arrivarono per portarci via, ma noi non avevamo decisamente voglia di sorbirci di nuovo tutta una serie di ramanzine accondiscendenti sul ruolo nel moderno delle lavate di capo. Allora io mi infilai in un vicolo composto dai pavimenti dei palazzi soprastanti. In vicolo che in foto era un posto bellissimo. Però non c'era nessuno. Nelle foto quando non c'è nessuno i posti sono plasticamente più belli. Nella realtà quando non c'è nessuno i posti sono plasticamente più vuoti. Percorsi le scale in discesa. In cima c'era un piatto abbandonato da un pezzo di torta. Nel piatto c'era rimasta una ciliegia glassata. Ho tirato avanti mentre ripensavo alla bellezza dei reduci, e all'interdizione suscitata dai sussulti. Nessuno sembrava curarsi del piatto e un venditore di rose finiva per calpestarlo innocentemente. Le premesse conclusive furono tratte senza troppi preamboli, raccolsi il piatto e lo buttai nell'indifferenziata. Sopra c'era spiaccicato un petalo rosso. L'ombra si girò per farmi i complimenti e soggiunse che al giorno d'oggi è raro vedere un gesto intriso di sommessa euforia combinato con un clima di disaccordo estatico.  Tutto questo solo perché sorridevo grattandomi la guancia. La prossima volta mi gratto la fronte voglio vedere cosa ci trova da ridire. Però magari era un complimento. La prossima volta sono più cauto e mi riprometto di detestare solo i gradini sbeccati. Oggi stranamente ci ho messo anche qualche azione. Domani inserisco anche delle descrizioni verosimili dell'abbigliamento.  Non sarebbe una cattiva idea immaginarsi come assorbiti dal tempo. Spenti d'entusiasmo a raccattare le favole della notte per differenziarle dalla beata turpitudine di complessi autoindotti. Magari lo guardo perché sono convinto che solo in questo modo lui possa vedermi. Come gli orsi. No, forse gli orsi ti credono morto se ti stendi. C'era un qualche racconto sul libro delle elementari. Magari avrebbero dovuto aggiungere il suggerimento "non provatelo a casa. E neanche nei parchi comunali"  io comunque mi sono sdraiato per terra, così quando è arrivato il camioncino lampeggiante della nettezza ha fatto finta di vedermi e ha semplicemente virato a sinistra, a consolare un gruppo di cartoni della pizza, unti e sbriciolati. Passato il pericolo mi sono ricordato che magari era il caso di tornare a fare ciò che stavo facendo. Dormire.

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