domenica 13 dicembre 2009

Ah!

scrittura creativa della tre di notte.. creativa nel senso che è buio e non leggo le lettere della tastiera, non le leggo perchè non sono retroilluminate, se fossero retroilluminate le leggerei ma non sono retroilluminate, creativa nel senso che scrivo cose sensa senso e ne approfitto per scrivere dato che sto leggendo gente allucinata della Beat Generation, la sto leggendo perchè suppongo che la loro tecnica narrativa sia apprezzabile,e quindi per farla un po' mia insomma.. sti tipo stavano allucinati cmq..
scene bellissime cmq.. scene indimenticabili ovvero.. abbracci spezzati in ginocchio, spezzati dalle risate però... spezzati da risate sguaiate... oooh... non gli ho cantato una canzone.. scusami se non ti ho cantato una canzone ma non ho ne la forza ne lo spunto egocentrico di un tempo e non mi si chiudevano gli occhi di un tempo..(n.d.r. ma qui che volevo di!?!? bah..) e non avevo tracolle e canzonieri un tempo.. non che ce ne fosse bisogno insomma ma devo pur tirar fuori scuse sintomatiche inebetite da astensioni essenzialmente pudiche... nel frattempo inalo litri d'acqua e abbasso le palpebre semplicemente per avere una frequenza di aggiornamento sul mondo minore di quella standard.. controllare le foto non serve tanto è sempre tutto registrato.. da sempre.. registrano tutto da ogni telecamera possibile.. c'è perfino quel giorno che sei stato con le dita nel naso per tutto quel tempo che alla fine era pulitissimo.. in ogni caso anyway più pulito di casa tua e per casa tua intendo la casa che pulisci tu che poi è una sola quindi non ci sono scansi di equivoci.. se tossissi la tosse mi consumerebbe e farei semplicemente un rumore eclatante.. invece tengo dentro tanto ce la faccio ed evito di far troppo rumore..aveva gli occhi persi sul tavolino scuotendo il capo per chissà quale negazione introspettiva e sussultava ai pugni sulla finestra sussultava e si sistemava la testa fra le mani in segno di disapprovazione con gli occhi incavati e le sillabe distanti.. danzava semplicemente il suo condiscendente disegno interiore a tratti assottigliandosi dolcemente quasi fosse impalpabilmente distante...in fondo era stata questione di attimi: adesso
sono in pigiama, prima cercavo il pigiama e prima ancora discutevo di reminescenze per una volta mono direzionali e ora concludo sbiadendo le ultime composizioni, ignorando di rivedere la prima stesura, ignorando quello la totalità di ciò che ho scritto e confidandodi un buon senso connaturato e lettimato da una qualche entità sovrastrutturale..

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